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lunedì 9 maggio 2011

FAVE NETTE E CICOREDDHE (purea di fave con cicorie selvatiche)


Altro piatto caratteristico della nostra terra. Tradizionalmente le fave e cicoreddhe venivano mangiate il lunedì, perché la domenica pomeriggio, le famiglie salentine usavano andare nelle campagne a raccogliere le cicoreddhe ( una verdura che cresce spontanea).

Ingredienti per 4 persone: 400 g. di fave secche sbucciate, una patata piccola, acqua, sale, olio extravergine d'oliva, 1kg di cicoreddhe.
Preparazione: La sera prima mettere in ammollo 400 gr. di fave secche. Il giorno dopo, sciacquare le fave e metterle in una pentola aggiungere una patata piccola tagliata a tocchetti, versare acqua fino a superare le fave di due dita, cuocere a fiamma dolcissima, aggiungere un po’ di sale. Se ci sarà bisogno aggiungere acqua calda durante la cottura, bisogna saper dosare il quantitativo di acqua perché se è eccessiva viene una purea troppo liquida. Quando le fave saranno cotte, insaporire, lasciar intiepidire e poi passarle al passa pomodori. Raffreddandosi si solidificheranno, perciò al momento di servirle scaldarle aggiungendo un po’ di olio extravergine d’oliva e mescolare. Mondare e lavare le cicoreddhe, lessarle in abbondante acqua salata scolandole ancora un po’ dure. Mettere in un tegame dell’olio d’oliva e uno spicchio d’aglio, farlo dorare e toglierlo, mettere le cicoreddhe e farle saltare fino a completa cottura, regolare di sale. Servire le fave e le cicoreddhe insieme, magari accompagnate con del buon pane di grano. Antica ricetta della cultura gastronomica salentina rivisitata da Catering & Banqueting personalizzato

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