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VINO E OLIO SALENTINI

uva salentina


VINI SALENTINI
Con circa 10 milioni di ettolitri l’anno, la Puglia si colloca al vertice della classifica dei maggiori produttori vitivinicoli italiani. Più di 100 tipologie di vini, di cui 25 a denominazione di origine controllata (D.O.C.), confermano l’esistenza sul territorio di un’antica civiltà del vino. Tra le più importanti denominazioni di origine della Terra d’Otranto richiamiamo qui: il Salice Salentino, ottenuto dalle tradizionali varietà di Negro Amaro e di Malvasie Nere; il Leverano che oltre al rosso, al rosso riserva e rosato, prevede anche la possibilità di produrre un vino bianco, ottenuto prevalentemente (min.65%) da uve Malvasia bianca con l’aggiunta di Trebbiano e Bombino bianco; ancora uve di Negro Amaro e di Montepulciano per il Copertino, dall’omonimo Comune sul cui territorio si producono anche uve Chardonnay, Sauvignon e Garganega, impiegate per la produzione del bianco del Salento; uvaggi di Negro Amaro e Malvasie nere per il D.O.C. Squinzano e per il Nardo’, dalla città omonima che vanta un territorio di produzione che si estende sino al mare, al feudo cioè di Porto Cesareo; solo Negro Amaro invece per il Matino; Negro Amaro e Primitivo per il Galatina; uve di Aleatico in purezza per l’Aleatico di Puglia. Merita menzione a parte il Primitivo, ottenuto solo da uve dell’omonimo vitigno dopo una maturazione di almeno 15 mesi in botti di rovere. 

olio extra vergine d'oliva del Salento
OLIO EXTRA VERGINE D'OLIVA DEL SALENTO


Con circa 40 milioni di olivi secolari, la Puglia è un immenso uliveto tanto da consentirle di detenere il primato nazionale per quantità prodotta (circa il 40% della produzione italiana). Tra le quattro DOP pugliesi, denominazioni di origine protetta, due risultano conferite al territorio salentino: Colline di Brindisi e Terra d’Otranto. In Salento, ‘andar per vino’ significa andar per olio, in quanto gli oleifici ed i frantoi sono numerosi e ben presenti su tutto il territorio della Terra d’Otranto, anzi spesso sono addirittura coesistenti. Il paesaggio salentino propone una distesa di vigneti, spesso interrotta da olivi secolari, che scendono sino al mareSono numerose le strade dell’olio in Salento e altrettanto numerosi i frantoi. Tra questi risultano molto interessanti, per gli aspetti storico-culturali, quelli ipogei, cioè sotterranei e scavati nel tufo. Gli stessi ebbero origine nelle isole egee e notevole sviluppo proprio nell'estremo tallone d'Italia. A partire dal quattrocento, la costanza di temperatura, la difficoltà di furti e l'economicità della realizzazione, hanno favorito il diffondersi di tali tipologie di frantoi. Nel Salento, alcuni dei frantoi ipogei risalgono all’epoca messapica (antica popolazione proveniente dalla regione dalle attuali Albania, Montenegro e Dalmazia, che occupò la penisola Salentina tra il IX e III secolo a.C.) e meritano una visita, resa oggi possibile dai sapienti restauri effettuati negli anni più recenti, proprio per riappropriarsi della memoria storica che legò strettamente il Salento alla sua terra e, quindi, alla produzione e al commercio dell’olio di oliva.

Trappitu: frantoio ipogeo nel Salento